Vivi i paesaggi da

guardare

Le parole sono lo strumento per raccontare, ma senza emozione non sono nulla. L’odore di un luogo, il suo sapore, la sensazione che ci lascia sulla pelle, il rumore delle sue mattine o dei suoi tramonti e i colori che riempiono gli occhi sono quello che resta davvero. Imparare a svelare il luogo con i sensi equivale a renderlo indimenticabile. Se l’odore della pelle segna per gli umani il confine tra una notte e tutta la vita così il colore di un bosco, la pioggia delle nocciole e il gusto di un’erba spontanea possono rendere senza tempo un’esperienza.

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Cos’è

Marin

Fermati a guardare, ascolta, annusa, assaggia, tocca. Tutti i sensi raccontano il paesaggio. E lo rendono unico. In tutte le lingue del mondo. Vieni a scoprirlo con noi.

Il vento disegna il paesaggio. Lo traccia soffiando, ne cambia i connotati. In Alta Langa c’è un vento speciale capace di trasformare il clima, di renderlo una storia da raccontare, perché porta l’odore del mare ma anche la maledizione di un’umidità sospesa tra San Francisco e Genova. Il paesaggio dell’Alta Langa è unico anche grazie al suo vento che lo rende ancora di più terra di confine. Per raccontarlo abbiamo scelto di partire dal quel vento come se imparandolo si trovasse la chiave giusta per svelare ogni cosa, perché portarsi a casa il significato dell’aria che soffia dal mare è il modo per non dimenticarsi mai di quelle colline dure come montagne ma dolci come una costa.

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I Temi

I sensi del paesaggio

Vista e Paesaggio

C'è un punto di contatto tra una foto scattata con un telefono e il capolavoro di un grande artista: si chiama emozione. L'empatia che ci porta dentro uno scatto finisce per portarci in quel luogo. Saperla vedere e riuscire a trasmetterla non è solo questione di talento ma anche di tecnica, di conoscenza. I professionisti della parola e dell'immagine ci accompagneranno dentro questo momento e ci aiuteranno a replicarlo, a condividerlo a renderlo uno strumento di comunicazione. La vista sa cogliere ogni istante di un paesaggio, ogni sfumatura. Più difficile è riconoscerle, trasformarle in messaggio. Questo è il viaggio da fare insieme.

Olfatto e Paesaggio

Camminare nel cuore dell'India alla ricerca del gelsomino perfetto per raccontare quel luogo e metterlo in un profumo. Un odore nato dalla mente ma capace di diventare la parola che più di ogni altra trasporta chi annusa in un altro luogo, in un altro mondo. La connessione tra il nostro cervello e un ricordo oppure con la voglia di partire verso una destinazione sa creare il desiderio o la nostalgia. Con un grande uomo di profumi come Sergio Momo cercheremo l'odore per raccontare l'Alta Langa. Un profumo che diventa parole ma che può diventare una fragranza iconica. Come l'odore del mattino dopo la vista del ma'riŋ dove s'incontrano il mare, la terra e le foglie umide. Ma anche i ricordi. E i desideri.

Udito e Paesaggio

Maria cammina nel bosco. Passo dopo passo si addentra nella vegetazione. E dopo poco comincia la magia. Come gocce di un temporale le nocciole cadono a terra. Un'esperienza che si scolpisce dentro. Il suono è uno strumento potente per raccontare il paesaggio. Ma lo è ancora di più il non-suono. Giorgio Ferrero, regista pluripremiato e compositore, ci accompagna nell'ascolto. Solo con l'ascolto sapremo trovare il filo conduttore per raccontare il suono, il rumore per trasformare il silenzio in una musica di parole. Fermi davanti al paesaggio, senza muovere un muscolo come davanti a un pianista che danza sui tasti. Il suono è parte del paesaggio, dobbiamo soltanto coglierlo. Senza la giusta chiave siamo tutti un po' più sordi.

Tatto e Paesaggio

Il paesaggio è materia. Appoggiare le mani sulla terra umida per sentirne la consistenza, la temperatura. Prendere tra le dita un filo d'erba, la foglia di un nocciolo, un fungo appena raccolto sono sensazioni potenti quanto la vista e l'olfatto. Il paesaggio si può accarezzare. Dove la carezza non è uno strumento di tenerezza ma una sensazione tattile messa in atto per conoscere, per trovare la fiducia. Buttarsi su un prato per guardare il cielo o per ascoltare il ma'riŋ, che non fa rumore ma si sente, sono elementi della sinestesia del paesaggio dell'incontro con quel luogo magico chiamato Alta Langa capace di tenere insieme tutti i sensi. E il tatto è la via che porta al gusto e all'olfatto ma anche alla fiducia. Perché questa terra va conosciuta come un'amica o come un'amante.

Gusto e Paesaggio

La vedi quella collina, sa di nocciole e quella di formaggio e quel pianoro laggiù di erbe spontanee. Il gusto racconta ma soprattutto ci permette di assaggiare e di dare un sapore ai luoghi. Non solo quel piatto, quella ricetta, quella marmellata o quella forma di formaggio ci permettono di portarci a casa un ricordo nella borsa o sulla punta della lingua. La giusta relazione, quella unica, tra gusto e paesaggio diventa un volano economico, un moltiplicatore di economia e opportunità. Non è ristorazione bassa, media o alta è territorio, persone, valori umani e culturali. Un senso può racchiudere tutto questo? In Alta Langa sì, scopriamolo insieme.

PROGRAMMA

I nostri incontri

30/06

17:30-21:30

Niella Belbo

Scopri Evento

Vista: Raccontare e fotografare il paesaggio dell'Alta Langa

Merenda Sinoira presso Locanda Ferrante

 

 

Workshop itinerante all’aperto con percorso nel borgo di Niella Belbo:

 

Il racconto del paesaggio dell’Alta Langa a cura di Martina Liverani, giornalista, scrittrice, narratrice di storie di generi umani.

 

Il racconto del paesaggio dell’Alta Langa attraverso i social media a cura di Pasquale Quaranta, giornalista nella divisione digitale del gruppo GEDI.

 

Fotografare il paesaggio dell’Alta Langa a cura di Maurizio Beucci, fotografo, docente, curatore e direttore di Leica Akademie Italy, studioso della fotografia come mezzo di comunicazione.

 

Fotografare il paesaggio dell’Alta Langa sui social media a cura di Eugenio Damasio, Digital Content Creator e docente in Social Media and Content Management.

 

Il filo dell’orizzonte

Martina Liverani / Giornalista e scrittrice

Il punto di incontro tra cielo e terra che regala una dimensione al paesaggio e lo trasforma in racconto. Una scrittrice e giornalista ci insegna a coglierlo. 

Il messaggio che non ha colore, anzi li ha tutti

Pasquale Quaranta / Giornalista

Raccontare il paesaggio non è un’azione senza conseguenze. Tutto quello che avviene sui social prende vita e può essere trasformato. Le regole per renderlo chiaro, diretto e inclusivo con un giornalista e social media manager.

Fotografia e Paesaggio

Maurizio Beucci / Fotografo

<<Mi sembra giusto continuare a lavorare senza essere inglobati da tutto un mondo e un modo di produrre immagini che si potrebbe definire «di moda», che con gesto violento e sprezzante intende relegare in una demenziale classifica di «in» e «out» estetiche, gusti, sentimenti, percezioni e comportamenti>> osservava Ghirri. Perché fotografare il paesaggio? Un percorso alla ricerca del tempo proprio e degli altri attraverso l’osservazione fotografica.

Dal clic al clic, quanti contenuti in un tramonto

Eugenio Damasio / General Manager No Panic

Produrre contenuti vuol dire avere chiaro cosa vogliamo dire. La foto di una collina accesa dal sole o scossa dal vento è il primo passo di un percorso che diventa narrazione. Un professionista della comunicazione ci aiuta a capire come fare.

02/07

16:00-22:00

Igliano

Le Piemontesine

Scopri Evento

Olfatto, Udito e Vista: alla scoperta dei profumi, delle sensazioni e dei suoni del paesaggio dell'Alta Langa e dell'arte contemporanea come parte integrante del paesaggio

Profumi dell’Alta Langa che riportano alla mente sensazioni ed esperienze a cura di Sergio Momo, imprenditore, creativo e founder del brand di profumeria artistica Xerjoff Group.

 

Silenzio e suoni dell’Alta Langa a cura di Giorgio Ferrero, regista, fotografo e compositore di colonne sonore, performance teatrali e installazioni sonore e visive.

 

L’arte contemporanea come parte integrante del paesaggio dell’Alta Langa a cura di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

 

Quando le parole della lingua piemontese diventano suono del paesaggio dell’Alta Langa a cura di Paolo Tibaldi, attore, regista e autore della rubrica Abitare il piemontese che racconta, a partire da alcune parole significative, etimologie e aneddoti che hanno forgiato questa civiltà.

 

 

A seguire apericena di Langa a cura di Jerome Migotto, chef de Le Piemontesine.

 

Quando l’arte diventa paesaggio

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo / Presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

L’arte contemporanea è uno strumento prezioso per valorizzare i nostri territori, per riscoprire il paesaggio e per rinsaldare il suo legame con le comunità. Le opere open air diventano espressione del dialogo essenziale tra natura e cultura.

L'odore del vento

Sergio Momo / Co-fondatore Xerjoff Group

La memoria olfattiva ancora più del gusto sa rendere indimenticabile un momento perché evoca ricordi. Raccontare con il profumo un territorio dall’umido dei boschi alle pietre assolate lo rende unico.

Il segreto del silenzio

Giorgio Ferrero / Compositore, regista e fotografo

Nell’assenza di rumore si nasconde una musica fatta di fruscii, vento che soffia, nocciole che cadono. Una suggestione che scuote l’anima e soffia lungo l’orizzonte. Un viaggio dentro il silenzio con un regista e compositore internazionale.

La parola è suono

Paolo Tibaldi / Attore e regista

Ovunque ci sia una società umana, lo spirito irrefrenabile di comunicare si manifesta: sotto gli alberi, nei piccoli villaggi, in aperta campagna, attorno al tavolo di una cucina. I suoni dell’Alta Langa sono anche parole della lingua piemontese, che esprimono un modo di pensare, vivere, lavorare, sognare.

03/07

10:00-15:00

Igliano

Le Piemontesine

Scopri Evento

Tatto, Gusto e Udito: andar per erbe ritrovando i sapori dell'Alta Langa, e il suono delle parole della lingua piemontese

Esperienza di foraging immersi nel paesaggio dell’Alta Langa a cura dello chef Paolo Griffa, esperto di cucina sensoriale con l’utilizzo di erbe spontanee ed essenze naturali, e di Franco Lodini, membro di Slow Food e studioso dell’uso alimentare delle erbe selvatiche, che andranno alla scoperta dell’Alta Langa e la trasformeranno in gusto e molto altro, offrendo un’esperienza di alta cucina.

 

Il paesaggio come luogo dell’anima a cura di Giuseppe Culicchia, scrittore, traduttore e saggista italiano.

 

Quando le parole della lingua piemontese diventano suono del paesaggio dell’Alta Langa a cura di Paolo Tibaldi, attore, regista e autore della rubrica Abitare il piemontese che racconta, a partire da alcune parole significative, etimologie e aneddoti che hanno forgiato questa civiltà.

 

Special guest: chef Davide Scabin

 

 

Light lunch a cura dello chef Paolo Griffa

 

Se la passeggiata diventa una dispensa

Paolo Griffa / Chef del Grand Hotel Royal e Golf a Courmayeur

Franco Lodini / Studioso di erbe spontanee

L’Alta Langa offre erbe e fiori che diventano piatti. Non è innovazione ma la tradizione riscoperta. Un famoso chef e un esperto dell’uso alimentare delle erbe selvatiche vanno alla scoperta del territorio. Le colline del ma’riŋ cucinate da uno dei più promettenti chef italiani under trenta, profondo amante e conoscitore del territorio.

 

N.B. Trattandosi di un’escursione su sentiero campestre, si consigliano abbigliamento adeguato (comodo, pantaloni lunghi) e scarpe da walking.

L'anima del paesaggio

Giuseppe Culicchia / Scrittore, traduttore e saggista

Giuseppe Culicchia racconta il paesaggio come luogo dell’anima come dimostra anche la storia dell’Alta Langa. Un luogo identitario capace di diventare personaggio di un romanzo, non solo sfondo ma creatura vivente fatta di odori sensazioni, gusti, ma anche persone che la rendono quella che è. Per raccontarla le persone diventano la chiave.

La parola è suono

Paolo Tibaldi / Attore e regista

Ovunque ci sia una società umana, lo spirito irrefrenabile di comunicare si manifesta: sotto gli alberi, nei piccoli villaggi, in aperta campagna, attorno al tavolo di una cucina. I suoni dell’Alta Langa sono anche parole della lingua piemontese, che esprimono un modo di pensare, vivere, lavorare, sognare.

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GLI SPEAKER

Le voci dei
nostri esperti

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Luca
Ferrua

Editor in chief de ilgusto.it e 'I Piaceri del Gusto'

Editor in chief de ilgusto.it e 'I Piaceri del Gusto' presso GEDI Gruppo editoriale, appassionato di storie legate al mondo del cibo, esperto di enogastronomia, studioso di viaggi, profumi ed esperienze sensoriali. Curatore di eventi per Gallerie d’Italia, Regione Piemonte, Città di Torino, e narratore di mostre d’arte e del paesaggio urbano utilizzando tutti i sensi.

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Eugenio
Damasio

General Manager No Panic

General Manager di no panic, agenzia creativa con sede a Torino e Milano focalizzata sulla gestione di profili social e sulla narrazione strategica. Come formatore e docente si occupa di Identità Digitale e creazione di contenuti per la Rete, passando dalla creazione di laboratori per la primaria alla cattedra in “Social Media and Content Management” presso IAAD.

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Pasquale
Quaranta

Giornalista

Giornalista del gruppo GEDI, lavora dal 2013 nella divisione digitale, dove si è occupato principalmente della copertura giornalistica video e social di Repubblica.it, Repubblica Tv e La Stampa. Insegna “Social media managemente” al Master in giornalismo dell’università di Torino. Tiene inoltre corsi su media e identità lgbt+ per l’Ordine dei giornalisti nell’ambito della formazione continua.

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Maurizio
Beucci

Fotografo

Maurizio Beucci è un fotografo, docente e direttore di Leica Akademie Italy. I suoi lavori sono stati esposti in varie gallerie d’Europa, dalla Leica Galerie di Milano alla Somerset House di Londra e sono stati pubblicati in numerose riviste nazionali e internazionali. É studioso della fotografia come mezzo di comunicazione.

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Martina
Liverani

Giornalista e scrittrice

Racconta storie di generi alimentari e generi umani. Nel 2013 ha fondato la rivista Dispensa, ora collabora con numerose testate tra cui Il Gusto di Repubblica. Il suo ultimo libro è Atlante di Geogastronomia (Rizzoli).

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Sergio
Momo

Co-fondatore Xerjoff Group

Fondatore e anima creativa di Xerjoff Group, maison torinese di fragranze di nicchia che riportano alla mente sensazioni ed esperienze. Ogni fragranza Xerjoff è una creazione unica, dal design raffinato ed esclusivo, e realizzata con ingredienti rari e di alta qualità per rendere omaggio a un antico e apprezzato patrimonio italiano di arte profumiera.

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